Innalzamento delle temperature e strategie dei produttori di vino: il parere di Lorenzo Tersi su Xinhua
L’ondata di caldo degli ultimi mesi avrà delle ricadute sull’industria vitivinicola italiana, a partire dal fatto che quest’anno ci sarà il raccolto meno proficuo degli ultimi 60 anni. Ma niente allarmismi
Sul sito di news di Xinhua l’esperto Eric J. Lyman traccia una connessione tra il cambiamento climatico a cui stiamo assistendo negli ultimi anni e le strategie che i player italiani del vino metteranno in atto nel prossimo periodo.
Insieme a Marco Rosati della Tenuta di Tracciano, Lyman chiede un parere anche al presidente di LT Wine & Food Advisory Lorenzo Tersi, il quale si sofferma su due aspetti a suo avviso interessanti.
«Da un lato – sostiene Tersi – se in termini quantitativi il forte incremento delle temperature sta avendo degli effetti sulla produzione, lo stesso fortunatamente non si può dire a proposito dell’aspetto qualitativo delle rese. Dall’altro, se le aziende lo valuteranno utile, probabilmente assisteremo durante le prossime stagioni a scelte diverse in termini di coltivazione e cura dei vitigni, con uno spostamento progressivo verso qualità di viti più resistenti al caldo».