Lorenzo Tersi su Il Sole 24 Ore: “RiconoscimentI richiedONO ingegneria distributiva”
“Finora si è sempre pensato all’ingegneria di cantina dal punto di vista di chi costruisce le cantine. In realtà, nel caso di un riconoscimento come quello di Wine Spectator, occorre anche un’ingegneria distributiva per gestire una cantina”. Questo il commento a margine dell’inserimento di Radici di Mastroberardino nella Top 5 di WineSpectator da parte di Lorenzo Tersi, CEO di LT Wine & Food Advisory, a Il Sole 24 Ore. “Il punto di partenza è che la cantina che riceve un premio del genere non può aumentare i listini dopo aver comunicato i prezzi al mercato. Ne andrebbe della propria reputazione. E rischia di subire la pressione degli intermediari che cercano di accaparrarsi le bottiglie per realizzare margini sulla loro vendita ai collezionisti. Occorre un protocollo scientifico distributivo per queste annate diventate cult e gestire il nuovo posizionamento della cantina. La chiave è prediligere gli interlocutori storici che già ti avevano scelto e avevano creduto nel tuo prodotto assegnando loro delle priorità”.
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